In un articolo precedente abbiamo cercato di inquadrare come si svolge il doposcuola nel Centro Solidarietà Padre Enzo e abbiamo parlato di molteplici attività educative e formative. Naturalmente rimangono prioritarie quelle che si propongono il ripasso delle materie della scuola pubblica e principalmente l’apprendimento della lettura e il miglioramento della scrittura. Intesa quest’ultima non solo come bella scrittura ma come capacità di esprimere pensierini semplici e poi racconti più articolati a secondo del livello di classe frequentato. Vengono seguiti con particolare dedizione quei bambini e quelle bambine che presentano maggiori difficoltà. A giorni alterni gli alunni seguono gli altri corsi cui hanno aderito. Abbiamo già raccontato del corso di percussione, del corso di gastronomia e alimentazione. E abbiamo già detto che ogni anno vede dei corsi differenti a seconda della disponibilità di professionisti che, come volontari o dietro compenso, si trovano di volta in volta. Per diversi anni un maestro di capoeira ha coinvolto bambini e alunni di ogni età in questa attività tipica del nordest brasiliano e certamente il corso si ripresenterà ancora. Adesso c’è una insegnante di educazione fisica che avvia gli alunni ai diversi sport, dalla ginnastica alla pallavolo, dal basket e naturalmente al calcio. Altra attività che piace molto e ha coinvolto negli anni tanti alunni è quella dell’orto biologico (quest’anno a riposo in attesa di insegnante e di risorse). Nell’ampio campo che si trova di fronte al Centro si è sperimentata negli anni la coltivazione di diverse colture. I ragazzini e le ragazzine adorano indossare gli stivaletti e il cappellino da sole e cimentarsi con piccoli arnesi agricoli.